Seguimi anche su facebook: www.facebook.com/Psicologia-e-Neuroscienze-Dottssa-Laura-Pirotta-406630369522963/ I neurotrasmettitori possono essere eccitatori o inibitori a seconda di cosa innescano nel neurone ricevente. Un neurotrasmettitore eccitatorio renderà il neurone ricevente eccitatorio mentre un neurotrasmettitore inibitorio renderà il neurone ricevente inibitorio. Il neurotrasmettitore eccitatorio più frequente nel SNC è il glutammato il quale genera delle sinapsi dette glutammatergiche e che sono generalmente asso-dendritiche. Di solito i neuroni eccitatori sono di proiezione ad assone lungo. Il neurotrasmettitore inibitorio più frequente è invece il GABA (acronimo di acido gamma amino butirrico) e che genera delle sinapsi dette gabaergiche. Spesso le sinapsi sono asso-somatiche e generate da interneuroni ossia neuroni a circuito locale. Queste regole non sempre sono valide (esistono anche interneuroni eccitatori, glutammatergici). Entrambi questi neurotrasmettitori sono comunque degli aminoacidi. Esistono altri tipi di neurotrasmettitori costituiti da piccole molecole, spesso derivate da aminoacidi: • La dopamina che deriva dall’aminoacido tirosina. La carenza di dopamina è la causa della malattia di Parkinson. • La noradrenalina è un neurotrasmettitore presente in alcuni neuroni del tronco dell’encefalo (che costituiscono il locus coeruleus). È inoltre un neurotrasmettitore di una parte del sistema nervoso autonomo. • L’acetilcolina è il neurotrasmettitore della giunzione neuromuscolare ed è molto usato anche nel sistema nervoso autonomo. • La serotonina è un neurotrasmettitore derivato dall’aminoacido triptofano. Avrebbe un ruolo nella genesi della depressione. Oltre ai neurotrasmettitori di cui abbiamo parlato (spesso definiti classici) esistono molti neurotrasmettitori costituiti da catene di aminoacidi: si tratta cioè di peptidi. I neurotrasmettitori peptidici (spesso definiti neuropeptidi) a volte coesistono in un neuron e con un neurotrasmettitore classico, svolgendo quindi una funzione di modulazione della sinapsi (mentre il neurotrasmettitore classico assicura la trasmissione “veloce” dei segnali). I principali neuropeptidi sono la colecistochinina, la somatostatina, il neuropeptide Y (NPY). Quindi, abbiamo visto che nelle sinapsi chimiche il neurone trasmittente rilascia neurotrasmettitori che vengono ricevuti dal neurone ricevente. Come vengono ricevuti i neurotrasmettitori? Attraverso appositi recettori che catturano i neurotrasmettitori che si trovano nella fessura sinaptica e li ricevono all’interno della membrana postsinaptica. Nella figura li vedete come delle piccole porticine viola che si trovano nella membrana postsinaptica. Abbiamo visto che esistono moltissimi neurotrasmettitori come per esempio il glutammato, il GABA, la dopamina, l’aceticolina, ecc. quindi ci possiamo immaginare che esistano anche molti recettori. In effetti per ogni neurotrasmettitore ci sono diversi tipi di recettore e la sua funzione può cambiare a seconda del tipo di recettore cui si lega sulla membrana postsinaptica. Il tipico esempio è rappresentato dal glutammato, che può avere diversi tipi di recettori: • ionotropici, cioè dei canali ionici ligand gated come i recettori AMPA e NMDA • metabotropici, cioè non accoppiati a un canale ionico Ricapitolando: 1. Nella sinapsi chimica il passaggio di informazioni avviene grazie ai neurotrasmettitori 2. I neurotrasmettitori vengono rilasciati nello spazio sinaptico e captati dai recettori del neurone postsinaptico 3. I neurotrasmettitori possono essere eccitatori o inibitori 4. Ci sono neurotrasmettitori classici e neurotrasmettitori peptidici 5. Per ogni neurotrasmettitore ci sono diversi tipi di recettore www.laurapirotta.com #neuroscienze #cervello #laurapirotta #neurone #sinapsi #neurotrasmettitori #recettori