Negli scorsi anni i Testimoni di Geova hanno additato ai loro simili che tutti gli aspetti del segno indicati da Gesù si sono adempiuti dal 1914. Riguardo ai terremoti come aspetto di quel segno, migliaia di persone sono morte per i terremoti avvenuti da quell'anno. A contare da circa 1.000 anni fa, prima del 1914 la media annua dei morti provocati da terremoti era di 3.000; ma da allora quella media è salita a 15.000-20.000 l'anno. Le profezie di Gesù sui terremoti si avverano ora! Previsti altri grandi terremoti DA QUANDO sono stati inventati strumenti che permettono di misurare l'intensità dei terremoti, gli scienziati hanno registrato centinaia di fenomeni sismici di notevole entità. Quelli che avvengono in luoghi scarsamente popolati non destano grandi preoccupazioni e ricevono poca o nessuna copertura mediatica. Quando invece colpisce una grande città, un terremoto può essere molto più devastante. La perdita di vite umane e di beni è quindi proporzionata alla grandezza della popolazione e al livello di preparazione della stessa. Il 12 gennaio 2010 su Haiti si è abbattuto uno dei peggiori terremoti della storia per numero di vittime e distruttività. Ma non è stato né il primo né l'unico grande sisma dell'anno. Descriviamo di seguito alcuni dei terremoti verificatisi nei primi mesi del 2010 che sono stati di pari intensità, se non più forti, rispetto a quello che ha devastato la capitale di Haiti. 3 gennaio: terremoto di magnitudo 7,1 Isole Salomone Questo grande terremoto, la cui magnitudo registrata inizialmente era anche superiore a 7,1, ha generato uno tsunami, "un muro d'acqua alto 2-3 metri". Loti Yates, direttore di un ente che si occupa di protezione civile, ha spiegato che, in base alle testimonianze di chi aveva sorvolato una zona, "era tutto inondato". Secondo Yates, nel villaggio di Bainara, sull'isola di Rendova, 16 abitazioni sono state distrutte e decine di altre hanno riportato danni. Il terremoto era stato preceduto da una scossa di magnitudo 6,6. Questo sisma di minore entità aveva messo in allarme molte persone che erano fuggite sulle colline. In tal modo si trovavano al sicuro quando due ore dopo lo tsunami causato dalla scossa più forte aveva investito le coste. 26 febbraio: terremoto di magnitudo 7,0 Isole Ryūkyū, Giappone Questa scossa si è verificata alle 5,31 del mattino, ora locale, con epicentro a 80 chilometri da Naha, sull'isola di Okinawa, nell'arcipelago giapponese delle Ryūkyū. Sono stati diramati allerta tsunami, in seguito ritirati. Una donna ha detto che in più di 90 anni di vita a Okinawa non aveva mai sentito una scossa così forte. 27 febbraio: terremoto di magnitudo 8,8 Cile Si è trattato del quinto terremoto per intensità dal 1900. Anche il più forte in assoluto era avvenuto in Cile: era il 1960, e la magnitudo fu di 9,4. Quel terremoto, insieme alla scossa di magnitudo 7,7 che devastò la capitale cilena nel 1985, indusse il paese ad adottare rigide norme edilizie. Pertanto pochi edifici di Santiago e di altre città colpite dal sisma di quest'anno sono crollati. I feriti tuttavia sono stati parecchie migliaia, così come quelli che hanno perso la casa e i beni. Secondo i calcoli, sono morte circa 500 persone, quasi metà delle quali nello tsunami che ha investito le coste del Cile. 4 aprile: terremoto di magnitudo 7,2 Bassa California, Messico L'epicentro di questo terremoto è stato localizzato a 18 chilometri da Guadalupe Victoria e a 47 da Mexicali, entrambe in Messico. La zona in questione è remota e quasi disabitata. La violenta scossa, però, è stata sentita in molte città del Messico e degli Stati Uniti meridionali. 9 maggio: terremoto di magnitudo 7,2 Sumatra settentrionale, Indonesia Questo terremoto sottomarino ha avuto luogo a mezzogiorno, a 217 chilometri da Banda Aceh, la città più settentrionale dell'Indonesia. Molti sono corsi fuori di casa e per qualche tempo, impauriti, si sono rifiutati di rientrarvi. Comunque non sono state denunciate vittime. Nel futuro continueranno La lunga scia di grandi sismi che hanno sconvolto il nostro pianeta porta ragionevolmente a concludere che ce ne saranno altri negli anni avvenire. La U.S. Geological Survey dichiara senza mezzi termini: "Continueranno a esserci grandi terremoti proprio come in passato". È interessante il commento di un editoriale: "Tutti i recenti terremoti . . . sono fenomeni a cui l'essere umano non può porre rimedio e non fanno altro che ricordarci i nostri limiti. Questo non significa che si debba stare con le mani in mano nei casi in cui è possibile intervenire . . . , ma significa senz'altro che dobbiamo continuare ad aspettarci grandi calamità naturali i cui effetti sfuggono al nostro controllo".