La traduzione completa della Stele di Nora, il documento più antico del Mediterraneo, realizzata dal linguista Salvatore Dedola durante la sua conferenza del 24.06.2016 a Cagliari, presso l'Associazione Honebù di Pierluigi Montalbano. Riprese e montaggio: Nicola Marongiu Da un articolo del prof. Andrea Deplano sulla traduzione della Stele di Nora ad opera del linguista Dedola: «(...)La datazione dell'iscrizione risalirebbe fra il 750 e l'800 avanti Cristo, quando la civiltà ellenica era appena nata e Roma era ancora da venire. Fin dal 1800 tante persone si sono cimentate nella traduzione con risultati poco lusinghieri. I simboli di quell'alfabeto, dagli anni Ottanta del secolo scorso, grazie al vocabolario fenicio di Fuentes Estanol, hanno perso molto del loro imperscrutabile mistero. (...) La condizione caratterizzante della nuova versione sta nella ricostruzione etimologica che Dedola, autore di numerose pubblicazioni sulla lingua e sulla cultura sarda e direttore di una collana di semitistica per le Edizioni Grafica del Parteolla, opera di quei segni-parole del fenicio. “BT” significa casa, tempio, con varianti minime nelle lingue ugaritica, accadica, assira, ebraica, e perfino il latino “habitatio” contiene la parola ed i segni in esame. “RŠ” tradotto con “principale” e confrontato con sumerico, accadico e aramaico, vive ancora in Sardegna nel nome del monte Rasu, vetta più elevata nella catena del Marghine, come anche nel cognome Rassu. La Stele di Nora si assume dunque come prima testimonianza scritta della lingua sarda (...)Gli isolani condividevano la stessa temperie culturale e linguistica con i popoli del Mediterraneo e dell'Europa con cui scambiavano rapporti commerciali. Individuando in quel Saba l'ecista di Nora, si pongono molte istanze di ri-datazione della stele, almeno intorno al 1000 a.C., e di ri-considerazione della nascita e dello sviluppo di Nora». Per ulteriori approfondimenti: linguasarda.com sasartiglia.com/approfondimenti-progetto-sa-sartiglia/