Nel III sec.d.C l'impero romano entra in una grave crisi. Lotte interne per il potere portano a un clima di anarchia che non riesce a contrastare le incursioni di germani e persiani lungo i confini. Anche l'economia entra in crisi e le città si spopolano. La generale insicurezza favorisce la diffusione del cristianesimo il cui messaggio di fratellanza e uguaglianza attira un gran numero di fedeli nonostante le persecuzioni dei romani. La liberalizzazione del cristianesimo e la divisione dell'impero in due parti nel tentativo di controllarlo meglio non aiutano e la crisi si acuisce fino a portare alla caduta definitiva dell'impero romano d'Occidente nel 476 d.C.