L'età post-industriale ha il problema di reperire l'energia necessaria alla produzione dei beni e dei servizi necessari al benessere delle popolazioni mondiali. Il premio Nobel Al Gore ha avvertito che bruciando in pochi anni tutte le antiche risorse naturali diventate petrolio e carbone, il pianeta si sta surriscaldando. Tra qualche decina d'anni il problema del riscaldamento globale "global warming" si risolverà da solo per l' esaurirsi di gas, carbone e petrolio ma per il momento, il loro uso quotidiano sta compromettendo l'equilibrio dell'ecosistema terrestre. Gli obiettivi della UE entro il 2020 fissano come minima una quota del 20% a carico delle fonti energetiche rinnovabili, rispetto al consumo totale lordo. Nel 2009 l'energia prodotta da fonti rinnovabili nell'Unione Europea proveniva per il 66,1% da energia idraulica, per il 16,3% da energia eolica, per il 15,8% da biomassa, per l' 1,2% da energia geotermica e per lo 0,4% da solare termico e fotovoltaico. In Italia, nel 2009, il 35% dell'energia totale era consumata per usi domestici e servizi, il 32% per i trasporti e il 22% per le industrie.