Brasilia, (askanews) - Il polmone della terra sotto attacco. La deforestazione nell'Amazzonia brasiliana ha ripreso a crescere. A settembre, secondo i nuovi dati satellitari forniti dall'organizzazione no profit Imazon, sono stati rasi al suolo ben 402 km quadrati di foresta, il 290% in più rispetto allo stesso mese del 2013, per destinare il terreno ad altro uso. Oltre a questo si aggiunge il fenomeno delle foreste degradate, cioè molto sfruttate dal disboscamento o arse. La superficie interessata nel mese scorso è di 624 km quadrati, con una crescita esponenziale rispetto ai 16 km quadrati del settembre 2013. Ogni minuto vengono abbattuti 2.000 alberi. Una situazione critica che mette a rischio non solo la sopravvivenza della foresta ma anche l'intero ecosistema del Sudamerica. La foresta amazzonica ha infatti un ruolo fondamentale nel ciclo dell'acqua. "Poche persone sanno veramente che un albero dell'Amazzonia è capace, grazie all'evaporazione, di rilasciare un enorme quantità di acqua nell'atmosfera. Oltre mille litri al giorno. Questo fenomeno è unico in Amazzonia. In totale, l'acqua rilasciata nell'atmosfera dalla foresta amazzonica è stimata intorno ai 20 miliardi di tonnellate al giorno" spiega Gerard Moss, un pilota e ambientalista che da anni sorvola l'Amazzonia per studiare l'impatto della deforestazione. Negli ultimi 50 anni, come più volte denunciato dal Wwf e dalle altre associazioni ambientaliste, la foresta ha perso un quinto della sua superficie.