Genova, (askanews) - Sperimentare di persona cosa succede in una casa durante un terremoto di magnitudo 6.3. E' possibile grazie a una tavola vibrante che simula l'effetto della scossa che 100 anni fa ha devastato la zona della Marsica in Abruzzo, causando oltre 30 mila morti. Il simulatore di terremoti è una delle installazioni protagoniste della mostra "Cento anni dal terremoto della Marsica" curata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e presentato al Festival della Scienza di Genova. Stefano Solarino, ricercatore dell'istituto, spiega qual'è lo scopo del simulatore e perché è stato portato al Festival della scienza. "Perchè le persone possano sperimentare in prima persona in tutta sicurezza che cosa accade durante un terremoto e soprattutto perchè possano rendersi conto che durante lo scuotimento è molto importante concentrarsi su quello che accade e soprattutto sulla propria sicurezza. In effetti molti ci raccontano che sul simulatore si perde un po' il controllo delle cose e questo simulatore dovrebbe aiutare a capire che in quelle situazioni è invece molto importante rimanere concentrati e stare attenti alle azioni che si fanno, sono quelle che potrebbero salvare la vita". Nel centesimo anniversario di una delle più grandi tragedie sismiche in Italia, l'esposizione, in programma fino al primo novembre nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, vuole favorire il recupero della memoria e del ricordo. Secondo il ricercatore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Solarino, spesso, soprattutto nel caso dei più giovani, gli italiani non sono abbastanza informati sui comportamenti di auto protezione da adottare durante i terremoti. "Le regole sono semplici: durante un terremoto non bisogna uscire durante lo scuotimento ma bisogna proteggersi e attendere che lo scuotimento sia terminato, abbandonare gli ambienti non utilizzando l'ascensore, facendo molta attenzione a dove si mettono i piedi nel camminare e facendo attenzione ad avere una via di uscita illuminata e una volta usciti all'esterno allontanarsi da edifici che essendo pericolanti potrebbero crollare. Nel caso di zone costiere, allontanarsi dalle spiagge perchè si potrebbe verificare un maremoto".