Un epic fail fra i più clamorosi della storia: il naufragio del Giglio della Costa Concordia ha mandato a picco non solo un gigante del mare e la reputazione di un’azienda simbolo del made in Italy, ma anche l’immagine della marineria italiana e di un intero Paese. In tempi di feroce competizione globale, questi danni di reputazione rischiano di essere fatali per il mercato del lavoro italiano nel settore marittimo. La Città Metropolitana di Genova, però, ha ottime carte per dimostrare il valore degli ufficiali di bordo italiani, perché è socia al 49% dell’Accademia della Marina Mercantile, l’istituto tecnico superiore fondato nel 2005 dalla Provincia che forma i più qualificati ufficiali del nostro Paese con percorsi formativi molto duri e professionalizzanti. Nessuna approssimazione è ammessa, non solo perché gli organismi internazionali richiedono una formazione certificata, completa e di alto livello, con percorsi tracciabili, ma anche perché gli altri soci dell’Accademia sono gli organismi rappresentativi dello shipping, una industry di cui Genova è la capitale italiana e una delle capitali mondiali. EUGENIO MASSOLO, PRESIDENTE ACCADEMIA MARINA MERCANTILE Ma perché una compagnia di navigazione passeggeri o mercantile di qualsiasi nazione, che nel mercato globale non ha nessun vincolo nazionale nel reclutamento del proprio personale, dovrebbe assumere ufficiali italiani? EUGENIO MASSOLO, PRESIDENTE ACCADEMIA MARINA MERCANTILE Le carriere degli ufficiali sono due, ufficiale di coperta, che sta in plancia e sovraintende alla navigazione, e ufficiale di macchina, che governa gli impianti. In entrambe le carriere la progressione è molto veloce, ed è frequente arrivare al top prima dei 30 anni: si accede al grado di terzo ufficiale attraverso un esame di Stato presso una capitaneria di porto e in 6-7 anni, passando per il grado di secondo ufficiale che viene attribuito discrezionalmente dagli armatori, si può diventare primo ufficiale superando un altro esame di Stato in capitaneria. Un primo ufficiale può poi essere nominato comandante dall’armatore. L’Accademia prepara agli esami da terzo ufficiale e da primo ufficiale. I risultati sono eccellenti. EUGENIO MASSOLO, PRESIDENTE ACCADEMIA MARINA MERCANTILE E’ una delle redemption occupazionali più alte fra i 74 istituti tecnici superiori italiani, e questo è importantissimo perché dal 2015 l’80% dei fondi che il ministero dell’istruzione eroga agli Its sarà calcolato in base al tasso di occupazione prodotto. I 4/5 delle risorse finanziarie dell’Accademia arrivano però dal Fondo Nazionale Marittimi, destinato proprio alla formazione degli allievi ufficiali e alimentato dalle sanzioni pagate dagli armatori che, pur essendosi impegnati con lo Stato ad imbarcare almeno un allievo ufficiale per ottenere un regime fiscale agevolato, non ottemperano poi a quest’impegno. Ma quali sono i compiti di un terzo ufficiale? E’ responsabile della navigazione, della tenuta della guardia, del controllo del traffico marittimo, delle comunicazioni di bordo e della supervisione degli allievi. DANIELE ACETO, TERZO UFFICIALE DOMENICO BORRIELLO, ALLIEVO UFFICIALE NICOLA TRINCHESE, TERZO UFFICIALE Per maggiori informazioni: www.accademiamarinamercantile.it E-mail: info@accademiamarinamercantile.it servizio di: Filippo Cartosio riprese e montaggio: Livio Marciano 2015©Produzione Ufficio Comunicazione della Città Metropolitana di Genova www.notizie.cittametropolitana.genova.it Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato: bit.ly/subcittametropolitanadigenova Seguici su: Il nostro sito: www.notizie.cittametropolitana.genova.it Twitter: twitter.com/MetroNews_Ge Facebook: www.facebook.com/cittametropolitanadigenova Google Plus: plus.google.com/u/0/+cittametropolitanadigenova/posts YouTube: bit.ly/cittametropolitanagenova